I magnifici 20 e le ricette (Italian Edition) by Marco Bianchi

I magnifici 20 e le ricette (Italian Edition) by Marco Bianchi

autore:Marco Bianchi [Bianchi, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
Amazon: B076HSDMRR
editore: Ponte alle Grazie
pubblicato: 2017-11-02T00:00:00+00:00


Albicocca: nell’élite dei frutti per quantità di vitamina A (betacarotene) c’è il frutto prodotto dall’albicocco, una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee. È una pianta antichissima, ha infatti più di 4000 anni e origini orientali; sembra sia stato Alessandro Magno a portarla in Occidente.

Il frutto è altamente digeribile, appetibile, ipocalorico e con un indice di sazietà notevole. Dai primi di maggio fino alla fine di luglio circa regna sui banchi del reparto frutta e verdura dei nostri supermercati. Come per zucca e carote, il suo colore arancione-rosso ci indica che è ricca di carotenoidi, ovvero precursori della vitamina A.

In 100 g di albicocche ritroviamo ben 360 microgrammi di vitamina A: praticamente un paio di etti di questo frutto forniscono il 100% del fabbisogno di vitamina A di un adulto che è pari a 0,7 mg (cioè 700 microgrammi). E non ditemi che un paio di etti sono tanti: corrispondono a circa 5-6 albicocche! È il secondo frutto dove la vitamina A è così presente... il primo è il mango.

Anche il potassio le conferisce un punto in più. Ce ne sono ben 350 mg per 100 g: certo, per soddisfare il fabbisogno giornaliero di potassio (circa 3,1 g) ci vorrebbe 1 kg di albicocche, ma possiamo combinare un quantitativo minore con qualche altro alimento da consumare durante i pasti.

Anche il contenuto di vitamina C la rende ottima amica per la pelle; stimola inoltre le difese immunitarie nei confronti delle infezioni respiratorie e può esser di aiuto a contrastare la formazione di alcuni tumori, specie quello al seno.

Finisce qui? No! Aiuta capelli e unghie a essere più forti ed è consigliata anche agli anemici per il contenuto di ferro, potassio e magnesio. Ha anche proprietà lassative, favorite dalla presenza del sorbitolo, uno zucchero di cui è ricca.

L’86% di questo frutto è rappresentato da acqua e circa il 2% è fibra.

Le albicocche possono essere consumate al naturale oppure disidratate o sciroppate. Le albicocche disidratate prima possono essere trattate o meno, e quando lo sono il conservante più usato è l’anidride solforosa, un gas incolore con effetto sbiancante la cui sigla è E220: la dose giornaliera ammissibile di questo additivo è di circa 0,7 mg per kg di peso corporeo; solitamente non ha effetti collaterali, ma in alcune persone asmatiche può dare problemi respiratori. Se assunto in dose eccessiva, si possono anche avere disturbi a livello gastrointestinale.

L’industria cosmetica sfrutta le proprietà del nocciolo dell’albicocca; infatti la parte legnosa, polverizzata, è un ingrediente di molte creme per lo scrub della pelle, il sistema di pulizia che elimina le cellule morte dalla cute.

Ne viene inoltre estratto un olio delicato, che ha azione nutriente e idratante con effetto calmante sulle pelli irritate. Evitiamo però di improvvisarci abili esperti e di aprire un’azienda di cosmesi casalinga nel periodo di maturazione delle albicocche: all’interno del nocciolo vi è un derivato dell’acido cianidrico, una sostanza altamente tossica. Guai a consumarne il contenuto!

Mango: veniamo ora al caro, vecchio mango... «vecchio», perché ormai fa parte della mia dieta da una buona quindicina di anni.



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